L'uomo ha sempre sentito l'esigenza di "scrivere" delle proprie azioni e dei propri pensieri, e l'esigenza di poter trasferire queste informazioni.
Nel tempo i mezzi per ottenere questo scopo si sono continuamente migliorati e perfezionati.
Dalle raffigurazioni si è passati alla scrittura, cioè alla trasformazione grafica della parola con aumento della possibilità di trasmettere concetti complessi in poco spazio.
Dalle pareti delle rocce, si è passati alle tavole, (prima di pietra, poi di legno), e sono state poi inventate le pergamene e la carta.
Quest'evoluzione ha permesso di trasportare più agevolmente maggiori informazioni (i messaggeri potevano trasportare a cavallo delle pergamene piĆ¹ facilmente di una serie di lastre in pietra).
La carta ha rappresentato fino a pochissimo tempo fa il principale mezzo di archiviazione delle informazioni (le nostre conoscenze sono state conservate e tramandate principalmente attraverso i libri), e per la loro trasmissione (invio postale di lettere, dossier, progetti, ecc.).
Attualmente i sistemi di registrazione delle informazioni si stanno rapidamente e radicalmente trasformando.
Le nostre informazioni vengono sempre più frequentemente digitalizzate.
I libri, le lettere, ma anche le foto, la musica, ed i filmati vengono registrati attraverso il computer in un formato "elettronico".
Questo consente di registrare una varietà ed una quantità notevolmente maggiore di informazioni di diverso tipo, in degli spazi impensabili (un CD ROM può contenere facilmente i dati di un'enciclopedia cartacea in vari volumi).
I nostri dati, infine, vengono trasmessi attraverso le reti telematiche, in tempi quasi istantanei e con l'eliminazione quasi totale di mezzi di trasporto fisico.
Tralascerò i sistemi utilizzati per registrare i dati delle banche, delle amministrazioni pubbliche (es anagrafe comunale), dagli ospedali, ecc.
Affronterò brevemente il più comune problema che si presenta a noi comuni mortali nella scelta del mezzo da utilizzare per registrare e trasferire i propri dati personali.
Per mostrare le vostre foto a parenti od amici, o per stamparle in un laboratorio specializzato, per trasferire i vostri scritti, per utilizzare la presentazione elettronica di diapositive preparata per un convegno, c'è la necessità di registrare i dati su un supporto che possa essere utilizzato su un altro computer.
Se si tralascia la possibilità di inviare questi dati per posta elettronica, esistono varie possibilità:
È stato da sempre il sistema più utilizzato.
È semplice da utilizzare, economico, e molto diffuso; purtroppo, però, è diventato assolutamente inadeguato alle esigenze di memorizzazione attuali.
La sua capacità è insufficiente a memorizzare anche una sola immagine a colori di buona qualità.
Per la stessa ragione non consente di memorizare file musicali (se non di brevissima durata), o una presentazione di diapositive, o più di qualche pagina internet (html) che contenga elementi aggiuntivi al semplice testo.
Infine, il lettore di floppy disk ha un costo ed un ingombro (soprattutto nei PC portatili) spropositati in rapporto alle prestazioni che è in grado di fornire.
Per questa ragione spesso non viene nemmeno più fornito nei computer più recenti.
Hanno in parte risolto questi problemi dei floppy disk, con un supporto con una buona capacità di memorizzazione.
Purtroppo non tutti i PC sono dotati di un masterizzatore di CD.
Inoltre le procedure di masterizzazione non sono né rapide, né sempilicissime, e generalmente non consentono di registrare i dati in uso direttamente sul CD.
I CD multisessione, ed i CD RW non sono utilizzabili con tutti i lettori di CD ROM.
Sistemi come i driver Iomega Zip o dischi magneto ottici o i floppy ad alta capacità Imation, sono ancora meno convenienti per costi, e diffusione del supporto.
La soluzione di molti di questi problemi per i comuni utilizzatori del PC (come me), è arrivata recentemente con la disponibilità dei dispositivi di memorizzazione USB.
Si tratta di dei dispositivi di dimenioni molto contenute, variabili tra quelle di una piccola chiave per serrature (per questo vengono chiamate chiavi USB) e quelle di una penna (per questo da alcuni vengono chiamate pen disk), che si possono inserire con una estremità in una presa USB del PC.
Una foto della mia chiavetta USB
Generalmente le fotocamere digitali, od i riproduttori di files audio .mp3, che si collegano alla porta USB del computer, vengono configurati dal sistema operativo, esattamente come se si trattasse di dispositivi di memorizzazione USB.
Questi dispositivi sono facilmente ricunosciuti dai sistemi operativi più recenti (Windows XP, Windows 2000, MAC OS X, Linux -kernel > 2,2,x-), presentano qualche difficoltà con Windows 98, e non funzionano con Windows 95 e Windows NT.
È possibile trovare consigli su come configurare un dispositivo USB storage in Linux sulla guida da me pubblicata su questo sito.