Tux Aggiornare il BIOS senza avere Windows

Sommario

Riporto di seguiti i links agli argomenti di questa pagina.

Premessa
Cosa serve
procurarsi il DOS
procurarsi il BIOS aggiornato
Modificare FreeDOS Riunire i file da masterizzare Creare l'immagine del CD Masterizzare il CD Pulizie

Premessa

Sono stato costretto ad aggiornareil mio sistema operativo Linux.
La distribuzione (Ubuntu 9.04 - Jaunty Jackalope) che utilizzavo da molti anni sul mio laptop (Acer Aspire 5313) era perfettamente funzionante, ma non più aggiornabile e dotata di un browser internet, che con gli anni era diventato incompatibile con l'home banking, con Google drive, e con molti siti internet con contenuti multimediali.
Anche il mio software per la gestione della posta elettronica non mi consentiva di gestire la PEC.
Non potendo più aggiornare questi software, ho dovuto aggiornare l'intero sistema operativo.

Purtroppo tutte le nuove distribuzioni, non si interfacciano appropriatamente con la vecchia versione del BIOS, e non sono in grado di avviare la ventola per il raffreddamento della CPU.
Questo causava degli improvvisi spegnimenti del PC dopo alcuni minuti di uso.

È possibile risolvere il problema aggiornando la vecchia versione del BIOS (1.37) con una più recente (1.45).
E' facile scaricare una nuova versione del BIOS dal produttore del PC, ma per installarlo serve una qualche versione di Windows.
Siccome il mio Laptop non ha, e non ha mai avuto, nessuna versione di Windows ho dovuto trovare una soluzione alternativa.

Materiale necessario

Il necessario si riduce a molto poco.

  1. FreeDOS
  2. Il programma di aggiornamento del BIOS
  3. CD vuoto
  4. Distribuzione Linux con software di masterizzazione

Procurarsi Free DOS

Procurarsi il FreeDOS “ripcord” boot floppy image dalla pagina FreeDOS RipCord Bootdisk page — the 2.88MB version: FDSTD.288.gz (riporto il link ad un server mirror)

Salvare il file &qt;FDSTD.288.gz&qt; nella propria homedirectory.

Creare una cartella per i file per l'aggiornamento del bios con il file manager grafico o con il comando:
[aldo@localhost aldo]$ mkdir /home/aldo/bios_agg

Decomprimere il contenuto dell'archivio FDSTD.288.gz con il file manager grafico o con il comando:
[aldo@localhost aldo]$ gunzip /home/aldo/FDSTD.288.gz /home/aldo/bios agg/

Procurarsi il BIOS aggiornato

Procurarsi il BIOS aggiornato dal sito del produttore del proprio PC, nel mio caso Acer, facendo grandissima attenzione a scegliere il bios adatto esattamente al propirio PC

Salvare il file "BIOS_v1.45.zip" nella propria homedirectory.

Creare una cartella per i file per l'aggiornamento del bios con il file manager grafico o con il comando:
[aldo@localhost aldo]$ mkdir /home/aldo/bios_agg/bios_aspire_5315

Decomprimere il contenuto dell'archivio BIOS_v1.45.zip con il file manager grafico o con il comando:
[aldo@localhost aldo]$ unzip /home/aldoBIOS_v1.45.zip /home/aldo/bios agg/bios_aspire_5315/

Ora tutto l'occorrente si trova nella cartella
/home/aldo/bios_agg
Che contiene l'immagine del Free DOS (FDSTD.288)
Ed una cartella (/home/aldo/bios agg/bios_aspire_5315/) col programma per l'aggiornamento del bios (BIOS_v1.45.exe)

Modificare Free DOS

Da questo punto in poi tutti i comandi che seguono dovrenno essere dato con i privilegi di root.

Ora è necessario montare l'immagine del sistema operativo freeDOS in una cartella per modificarlo aggiungendo il programma di installazione del BIOS.

Creare la cartella in cui montare FreeDOD col file manager grafico, o col comando:
root@aldo-laptop:/home/aldo/bios_agg# mkdir /home/aldo/bootiso

Spostarsi nella directory che contiene l'immagine del FreeDOS:
root@aldo-laptop:/home/aldo# cd bios_agg/
Montare l'immagine del sistema operativo freeDOS nella cartella /home/aldo/bootiso col comando:
root@aldo-laptop:/home/aldo/bios_agg# mount -t msdos -o loop `pwd`/FDSTD.288 /home/aldo/bootiso
Ora nella cartella bootiso sono visibili tutti i file del sistema FreeDOS

Si può infine modificare il sistema aggiungendo il programma per l'aggiornamento del BIOS:
root@aldo-laptop:/home/aldo/bios_agg# cp /home/aldo/bios_agg/bios_aspire_5315/BIOS_v1.45.exe /home/aldo/bootiso/

Riunire il necessario

Prima di creare l'immagine del CD da masterizzare è necessario riunire tutto il necessario in una cartella non montata.
Spostarsi nella cartella Home:
root@aldo-laptop:/home/aldo/bios_agg# cd ..
Creare la cartella &qt;floppycopy&qt; in cui mettere tutto:
root@aldo-laptop:/home/aldo# mkdir floppycopy
Copiare il contenuto del nuovo sistema operativo da /home/aldo/bootiso a /home/aldo/floppycopy:
root@aldo-laptop:/home/aldo# cp -Rp bootiso/* floppycopy
root@aldo-laptop:/home/aldo# cp -p bios_agg/FDSTD.288 floppycopy

Creare l'immagine del CD

A questo punto è possibile creare l'immagine esatta del CD da masterizzare nel file /home/aldo/cd.iso

root@aldo-laptop:/home/aldo# genisoimage -pad -b FDSTD.288 -R -o /home/aldo/cd.iso /home/aldo/floppycopy
I: -input-charset not specified, using utf-8 (detected in locale settings)
Size of boot image is 5760 sectors -> Emulating a 2880 kB floppy
Total translation table size: 2048
Total rockridge attributes bytes: 2341
Total directory bytes: 2048
Path table size(bytes): 22
Max brk space used 0
2563 extents written (5 MB)

-pad raggruppa il file generato in blocchetti di 32 k
-b crea un disco avviabile (boot)
-R Rock Ridge directory information (formato di registrazione dei dati)
-o indica il nome del file in cui viene registrata l'immagine del cd (output)
L'ultimo parametro indica la cartella da cui vengono prelevati i file

Vecchie distribuzioni Linux

Nelle distribuzioni Linux più vecchie si potrebbe dover utilizzare il comando:
mkisofs
(invece che genisoimage)

root@aldo-laptop:/home/aldo# mkisofs -pad -b FDSTD.288 -R -o /home/aldo/cd.iso /home/aldo/floppycopy

Masterizzare il CD

Smontare l'immagine del DOS dal file system:
root@aldo-laptop:/home/aldo/bios_agg# umount /home/aldo/bootiso

Masterizzare il CD:
root@aldo-laptop:/home/aldo# wodim dev=/dev/scd0 -pad -v -eject /home/aldo/cd.iso

Vecchie distribuzioni Linux

Nelle distribuzioni Linux più vecchie si potrebbe dover utilizzare il comando:
cdrecord
(invece che wodim)

root@aldo-laptop:/home/aldo# cdrecord dev=0,0,0 -pad -v -eject /home/aldo/cd.iso

Pulizie

Prima di chiudere la finestra di terminale di root è meglio eliminare le cartelle create nella homedirectory, che altrimenti i normali utenti non possono eliminare.

rmdir -rv /home/aldo
rmdir -v /home/aldo/floppycopy/fdos/
rm /home/aldo/floppycopy/fdos/*
rmdir /home/aldo/floppycopy/fdos
root@aldo-laptop:/home/aldo# rm /home/aldo/floppycopy/*
root@aldo-laptop:/home/aldo# rmdir /home/aldo/floppycopy



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