Aldo Varotto
Occhi specchio dell'anima (titolo)

Cosa si può sapere di una persona guardandola negli occhi

Nel mio lavoro mi sento spesso chiedere se è vero che, osservando gli occhi di una persona, si possono sapere molte cose sul suo conto.
A supportare questo dubbio c'è anche un detto molto conosciuto (chissà da quando): "Gli occhi sono lo specchio dell'anima!".

Dagli occhi di una persona si possono senz'altro ottenere molte informazioni.
Molte di queste informazioni non sono propriamente di tipo medico, ma riguardano piuttosto aspetti emozionali, relazionali, e sociali.

Gli occhi e le emozioni

Anche se normalmente non ne abbiamo coscienza, gli occhi hanno un ruolo importantissimo nella mimica facciale.
Hanno un aspetto molto diverso in una persona che ride, in una annoiata o stanca, in una arrabbiata, od in una che piange.
Ma, molto si può conoscere dello stato d'animo di una persona, anche da come muove gli occhi, da dove volge lo sguardo, e perfino dalla motilità pupillare.
Con un po' di attenzione si può notare che una persona, spaventata, o "tesa" generalmente ha le pupille più grandi del solito.
Basta vedere una persona che indossa delle lenti a contatto cosmetiche (quelle utilizzate per modificare il colore degli occhi), per accorgersi quanto siano importanti anche questi dettagli, per conferie un aspetto umano, e non da extraterrestre.

Credo che queste siano le ragioni da cui trae origine il detto da cui prende il titolo questa pagina.

Gli occhi e la salute generale

Esistono molte malattie che provocano disturbi agli occhi, o alterazioni evidenziabili con un esame oculistico.
In alcuni casi i disturbi agli occhi sono i primi che consentono di identificare una malattia sistemica.
In altri casi l'esame oculistico consente di definire il grado di avanzamento di una malattia sistemica.

Diabete

Il diabete provoca danni ai vasi sanguigni ed al tessuto nervoso, entrambi molto rappresentati e ben esplorabili nell'occhio, con un esame del fondo oculare.
Emorragie retiniche, microaneurismi (dilatazioni sacculari delle pareti dei vasi venosi), essudati, e difetti di irrorazione sanguigna sono ben evidenziabili nell'occhio prima che si manifestino danni evidenti negli altri organi; in realtà le lesioni riscontrate negli occhi sono verosimilmente presenti nei vasi dello stesso calibro in tutto l'organismo (cervello, cuore, reni, ecc.)
In questo caso la visita consente, oltre al trattamento delle lesioni oculari, anche il riconoscimento precoce di un peggioramento della malattia sistemica.
Nel diabete è anche aumentata l'incidenza di cataratta (l'opacizzazione della lente interna dell'occhio), delle occlusioni vascolari retiniche, e delle infiammazioni del nervo ottico.
Infine la neuropatia (il danneggiamento del tessuto nervoso) diabetica si manifesta con una certa frequenza con alterazioni della motilità oculare (strabismo e visione doppia).

Ipertensione arteriosa

L'ipertensione arteriosa può provocare alterazioni dei vasi sanguigni.
Il fondo dell'occhio è l'unico punto del nostro corpo che consente un esame microscopico stereoscopico (tridimensionale) accurato e non invasivo dei vasellini sanguigni.
Si possono riconoscere segni che si associano a valori di pressione arteriosa particolarmente elevata: emorragie retiniche, essudati, spasmi dei vasi arteriosi.
E si possono identificare segni di sclerosi vascolare (assottigliamento del riflesso dei vasi sanguigni, segni di incrocio) che si associano alla durata dell'ipertensione arteriosa.
I medici che curano l'ipertensione arteriosa chiedono l'esame del fondo dell'occhio, non tanto per valutare i danni oculari provocati dall'ipertensione, ma per conoscere il grado di danneggiamento provocato all'organismo dalla malattia.

Oftalmopatia tiroidea

In alcune forme di ipertiroidismo si associa un ingrossamento dei muscoli extraoculari e del tessuto adiposo attorno all'occhio.
Questi fenomeni possono provocare una sporgenza anomala ed asimetrica dei 2 occhi, e possono verificarsi strabismi ad angolo variabile.
Nei casi più gravi le palpebre possono non riuscire a proteggere sufficientemente i bulbi oculari, e si può verificare perfino una compressione dei nervi ottici.

Talvolta è proprio il riscontro delle alterazioni oculari, che induce ad eseguire accertamenti, che consentono di identificare una condizione di ipertiroidismo prima non riconosciuto.

Malattie reumatiche

Molte malattie reumatiche si associano alle uveiti, cioè a delle infiammazioni interne all'occhio, che originano dalla tonaca (strato) vascolare dell'occhio.
Talora queste malattie si associano a difetti di lacrimazione anche molto pronunciati.
Alcune terapie eseguite per queste malattie favoriscono la formazione della cataratta, e di particolari lesioni della parte centrale della retina.

Linfomi e leucemie

Queste malattie possono compromettere il normale circolo sanguigno, sia per deficit emocoagulativi, sia in altri casi per il maggior rischio di occlusioni vascolari per alterata viscosità ematica.
Come accennato sopra, l'occhio, è un punto di osservazione privilegiato che consente di identificare facilmente ed in modo non invasivo il microcircolo, attraverso un esame del fondo dell'occhio.
Si possono evidenziare emorragie, essudati, e veri e propri quadri di occlusione vascolare.
Nei casi in cui è presente un grave deficit delle difese immunitarie, si possono verificare delle rare forme di infezione che coinvolgono la retina.

Malattie demielinizzanti

Qualche volta una grave infiammazione del nervo ottico (soprattutto in persone giovani) è la prima manifestazione della sclerosi multipla, e gli esami che vengono eseguiti in questi casi consentono di riconoscere la malattia.

Ipertensione endocranica

Quando la pressione endocranica aumenta (ad esempio in seguito ad un trauma, ad un'emorragia endocranica, o ad un tumore intracranico), si può verificare un particolare rigonfiamento dei nervi ottici (definito "papilla da stasi"), e talora questo è il primo elemento che fa sospettare il problema.

Iridologia

Purtroppo, sulla base di questi elementi reali, cerca di trarre credibilità l'iridologia.
Si tratta di una forma di "medicina alternativa" secondo la quale si potrebbero riconoscere problemi di salute generale, semplicemente attraverso una valutazione dell'aspetto dell'iride, cioè della parte colorata dell'occhio visibile attorno alla pupilla.
Non mi risulta che esista alcun fondamento scientificamente dimostrato per queste teorie.



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